vincenza tomaselli

Io sono il chissà indecifrabile che giace dentro quelli che vivono nel mondo dritto. Quelli che danno tutto per assodato e appurato. La mia è un’identità sfumata perché di sfumature è fatto un essere umano: troppo comodo attribuire torti al colpevole di turno per tutto quello che gira al contrario di come il branco legifera e si aspetta.

Almeno io lo so di non sapere completamente chi sono. Io la sto definendo adesso la mia vera identità e il fine della mia esistenza, ascoltandomi, ascoltando gli altri, guardandomi dentro e guardando gli altri. E sai una cosa? E’ proprio per questo che quello che sta succedendo nel mondo in questo periodo storico su di me ha un effetto contrario. Ci tengono dentro casa a forza, sperando di farci sentire animali in gabbia impauriti e impotenti e io invece me la godo alla grande. Si perché per fortuna ho un numero infinito di porte sempre spalancate. Quali?

Quelle dell’immaginazione!

Quelle della gente come me che non teme le minacce, i ricatti, il terrorismo psicologico e le tiene sempre aperte per fare entrare l’aria fresca e liberarsi di quella viziata dei compromessi e della vigliaccheria. Il sistema cerca di farmi sentire prigioniera ma nel mio mondo non ci sono serrature e il sistema fallendo tenta di punirmi ma io non ne faccio più parte e così resto felice.

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